Il PDM è lo strumento per l’Ufficio Tecnico che semplifica l’organizzazione e la gestione di modelli, disegni e dati tecnici di prodotto
Grazie alla sua integrazione con il software Cad, il sistema PDM semplifica l’attività quotidiana del Progettista:
Creazione dei codici anagrafici
Inserimento di attributi qualificanti
Produzione delle tavole tecniche
Gestione delle revisioni
Generazione della distinta tecnica da condividere con il sistema ERP aziendale.
La memorizzazione dei dati tecnici avviene in un repository centralizzato e sicuro e questo garantisce l’accesso controllato alle informazioni e la necessaria condivisione con gli altri dipartimenti.
Non tutti i PDM sono all’altezza di gestire la complessità del prodotto e la sua variabilità
Molti sistemi PDM, semplici e derivati da un’idea di Ufficio Tecnico anni ’80, sono pensati per “dare ordine” ai soli file CAD e ai documenti collegati ma non sono strutturati per gestire tutte le caratteristiche che possono servire nella vita di un prodotto, come le varianti ad esempio.
Volendo gestire una semplice variante, come il colore rosso e il colore nero, per una parte o un assieme, molti PDM costringono il progettista a duplicare i files CAD per differenziare il colore; ad assegnare l’informazione del colore all’interno dei files CAD stessi o ad associare file “dummy (stupidi)” che non contengono dati reali ma servono solo per indicare il
colore mediante il proprio nome file.
Si ricorre a questi artifici per avere 2 codici differenti a fronte di 1 semplice variante “il Colore” che è declinata con gli attributi Rosso e Nero.
È facilmente intuibile che ciò comporta l’inutile
aumento di complessità e di possibilità di errore
perché il Progettista è costretto a mantenere
sincronizzati il prodotto e la sua variante con una molteplicità di file: modelli, distinte, documenti, informazioni e con tutte le loro revisioni.
Non tutti i PDM possono evolvere a PLM
Essendo FILE CENTRICI e CAD CENTRICI e non
potendo gestire l’ITEM, molti PDM non potranno mai evolversi a PLM per gestire l’intero Ciclo di Vita del Prodotto.
Anche se forzano alcune necessità, come descritto
nell’esempio della “variante colore”, la loro struttura è limitata e ciò li rende inefficienti e inadatti a gestire l’evoluzione del prodotto e quindi a rispondere alle esigenze dell’azienda manifatturiera che vuole crescere nel tempo.